Guido Baccelli nasce a Roma il 25 Novembre del 1830 e muore sempre a Roma il 10 Gennaio del 1916. Noto per essere stato clinico di grande fama internazionale, studioso ed accademico, Guido Baccelli militò nella Sinistra Storica e fu Consigliere comunale di Roma dal 1875 al 1913. Deputato fin dal 1874, fu più volte ministro: della Pubblica Istruzione e dell'Agricoltura Industria e Commercio; si distinse da uomo di Stato per aver lavorato a progetti ed iniziative che hanno contribuito a disegnare il profilo storico ed istituzionale dell'Italia, sia nelle fasi evolutive che hanno determinato l'unità amministrativa, sia in quelle successive alla breccia di Porta Pia. Si citano, esemplari, la tutela della zona monumentale di Roma, l'apertura della passeggiata archeologica, l'istituzione della festa degli alberi, ancora celebrata nelle scuole il 21 novembre, gli studi sulla malaria, sui liquidi endopleurici, la somministrazione dell'ossigeno, le proposte per la bonifica della campagna romana, la fondazione della Galleria Nazionale d'Arte Moderna, e l'opera monumentale che lo rappresenta: la costruzione del Policlinico universitario Umberto I di Roma, inaugurato ai primi del Novecento. Vissuti con estrema profondità i concitati momenti che condussero alla proclamazione di Roma Capitale, Egli partecipò alla Commissione dei Diciotto nominata alla Camera dei Deputati nella seduta del 20 maggio 1915, con l'incarico di riferire seduta stante sul conferimento di poteri straordinari al Re in caso di guerra; tre giorni più tardi l'Italia apriva le ostilità contro l'Austria-Ungheria. Nel 1931, a cent'anni dalla Sua nascita, Roma volle tributare al Baccelli un Monumento alle spalle del Policlinico Umberto I. Con la firma di Attilio Selva, il volto bronzeo venne inaugurato il 21 aprile, festa del lavoro e della nascita dell'Urbe, giorno che il Regime aveva scelto fin dagli anni Venti per celebrare la grandezza della Città Eterna. In quello stesso anno la Congregazione di Carità di San Vito Romano votò l'intitolazione a Guido Baccelli dell'ospedale cittadino, che Egli volle si realizzasse e che affiancò fin dai primi progetti, redatti di concerto con la Deputazione Provinciale di Roma. Egli fu infatti il Presidente Onorario della Commissione pro erigendo ospedale che si costituì a San Vito Romano ad inizio Novecento, per la costruzione della Camera di Pronto Soccorso. In quel piccolo centro ad Est di Roma, i Baccelli si erano stabiliti con Mattia fin dalla metà del Seicento. Egli fu amministratore patrimoniale del nobile Casato romano dei Marchesi Theodoli; di Mattia e degli uomini illustri che ne segnarono la discendenza, insieme alle donne che li accompagnarono, resta un' indelebile traccia nella memoria storica cittadina e nei carteggi più diversi. Per l'assegnazione della condotta medica, fu lo stesso Baccelli a designare il dott. Attilio Gatti, e come ministro si impegnò anche per realizzazione dell'Istituto Scolastico. Nella Cappella di San Giuseppe della Chiesa di San Biagio Martire, è inoltre ben conservato il Blasone del Casato, quale riconoscenza per il contributo reso dalla Famiglia alla restaurazione della chiesa alla fine degli anni Venti. Biografia a cura di Irene Quaresima, storica del territorio: